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L’elenco seguente ti aiuterà a comprendere meglio le informazioni che trovi nel preventivo e nel condition report della tua opera d’arte

A

Abbassamento delle tinte nel restauro pittorico è un accorgimento in uso per attenuare le abrasioni sulle superfici e uniformare i ritocchi per mezzo di stesure di vernice colorata.

Abbassamento tonale attenuazione del tono cromatico generale di un dipinto per effetto leggermente filtrante della vernice. Nel restauro pittorico un intervento di abbassamento tonale si può operare sulle lacune di piccola dimensione adoperando colori ad acquerello, in modo da limitare il disturbo visivo.

Ablazione asportazione meccanica indotta da azioni di tipo fisico. Nel campo del restauro si intende l’asportazione di depositi e incrostazioni superficiali mediante mezzi fisici tradizionali (sabbiatrici), ultrasuoni o di più recente applicazione come il laser. 

Abrasione fenomeno di degrado superficiale di tipo meccanico indotto da perdita di materiale.Nel caso di superfici lapidee esposte indica l’erosione e l’asportazione superficiale dovute a logoramento e/o sfregamento per attrito o per impatto di particelle. Il termine si riferisce anche all’asportazione superficiale della pellicola pittorica da un dipinto, da una pergamena, dalla superficie di una scultura lignea o marmorea provocata da attrito accidentale, da logorio, oppure dovuta a una cancellatura intenzionale per raschiamento o con sostanze abrasive. Può essere anche il risultato di puliture troppo energiche, da cui i lemmi ‘spatinare, ‘ spellare’.

Adattamento modifica di formato; dall’epoca barocca veniva spesso praticato nelle collezioni di dipinti mobili unificando, tramite aggiunte o riduzioni, le misure e i formati delle tele e delle tavole per rispondere a esigenze di simmetria espositiva, per creare serie uniformi, per adattamenti cultuali, o per facilitarne lo smistamento sul mercato antiquario.

Adesione effetto prodotto da fenomeni fisico-chimici dovuti all’attrazione molecolare tra due materiali di diversa natura posti a contatto. Con riferimento alle tecniche pittoriche, si intende il legame per contatto superficiale delle pellicole e degli strati pittorici ai relativi supporti; nel restauro è importante valutare il grado di adesione fra questi elementi che può condurre al degrado di dipinti su intonaco, legno, tela. Nella scelta dei prodotti di restauro per interventi di riadesione di pellicole pittoriche, frammenti scultorei, ceramici,metallici distaccati occorre valutare le proprietà adesive in relazione alla compatibilità con il materiale originale, alla resistenza all’invecchiamento e alla persistenza nel tempo dell’efficacia adesiva.

Afflosciamento o creep, festonatura; deformazione degli arazzi, delle tele e dei supporti cartacei di grandi dimensioni dovuto all’azione prolungata del proprio peso. Ne consegue una perdita di tensione o di rigidità, accompagnata spesso da un peggiore stato di conservazione delle fibre del supporto lungo i bordi e agli angoli, per effetto della maggiore tensione.

Aggrappaggio termine di conio recente per indicare le operazioni di fissaggio di componenti edili a una superficie. Nell’ambito delle tecniche degli intonaci e delle pitture murali, il primo strato (rinzaffo) costituisce lo strato di aggrappaggio e collegamento fra il supporto murario e i successivi strati. A tale scopo contribuiscono la granulometria grossolana e l’abbondanza relativa dell’aggregato impiegato nell’impasto della malta;operazioni di scalpellatura, picchiettatura e irruvidimento sono state adottate per favorire l’aggrappaggio di intonaci e strati pittorici.

Aggressione termine generico che allude all’azione deteriorativa prodotta da agenti biologici (insetti,batteri, muffe), chimici, fisici o dovuta a brusche variazioni termoigrometriche con azione sui materiali lignei, lapidei, tessili, cartacei ecc., costituenti i manufatti, alterandone lo stato originario e pregiudicando la loro conservazione.

Allentamento termine con il quale si allude al fenomeno che interessa un arazzo, tela o un supporto tessile in rapporto al telaio cui è fissato e che ne pregiudica la planarità.

Alterazione modificazione di un materiale che non implica necessariamente un peggioramento delle caratteristiche del manufatto dal punto di vista della conservazione. Il mutamento può intervenire nell’aspetto, nella forma, nei materiali costitutivi, nella struttura, a causa di fattori diversi,fra cui il degrado naturale dovuto al trascorrere del tempo, la mancanza di manutenzione, gli effetti di precedenti restauri, le alterazioni chimiche,fisiche e biologiche indotte dagli agenti esogeni .Esistono alterazioni spontanee della materia nel tempo e alterazioni della composizione originale,che possono tradursi in cambiamenti cromatici.

Analisi studio dei componenti o della composizione di un insieme, anche complesso, tramite procedi-menti specifici. I risultati delle analisi si considerano dati oggettivi. Nel campo delle opere d’arte le analisi sono rivolte allo studio della composizione o delle modificazioni dei materiali costituenti i manufatti. Per convenzione esse si distinguono in: analisi distruttive, analisi modificative, analisi non distruttive, analisi non invasive

Ancoraggio operazione di fissaggio di un elemento ad una superficie o un supporto. Nel restauro è un’operazione di aggancio che tende a dare stabilità o tensione conveniente a un dipinto murale, su tavola, su tela o a una scultura.

Annerimento o inscurimento, iscurimento, scurimento. È uno dei fenomeni di degrado più comuni nei dipinti a olio, già rilevato dalla letteratura artistica cinque-settecentesca. L’annerimento dovuto a depositi di particolato di varia origine e composizione si registra comunque anche su materiali lapidei, lignei, metallici ecc. Può essere sollecitato dalle preparazioni brune ampiamente usate nel XVII secolo.

Appiattimento si dice dell’effetto percepibile nell’aspetto cromatico di un dipinto dopo una pulitura troppo energica, che asporta la vernice annullando l’effetto di omogeneità tonale e coloristica.Sulla superficie di un materiale dipinto o scolpito può essere originato da depositi di polveri coerenti.

Applicazione nel restauro si intende la stesura di sostanze atte a migliorare o risanare una situazione di degrado riscontrata in un manufatto artistico.

Apprettatura o appretto. Termine con molteplici significati, indica genericamente l’operazione di saturazione della porosità di una superficie atta a impedire un eccessivo assorbimento del liquido che verrà poi applicato. Può riferirsi all’impasto di gesso e colla impiegato per il fondo preparatorio delle dorature e all’incollatura leggera che serviva per favorire l’adesione degli strati di preparazione al supporto ligneo nei procedimenti di lavorazione delle sculture policrome. Il termine allude anche alla serie di operazioni finali di rifinitura di tessuti mediante l’applicazione di appretto (amido o cera)che conferisce proprietà di maggiore durabilità e consistenza.

Asportazione rimozione di parti gravemente degradate o di elementi estranei all’originale (inseriti o aggiunti, per esempio, nel caso di restauri precedenti) che compromettano la sopravvivenza o la corretta leggibilità dell’intero manufatto artistico.

Assemblare mettere insieme parti costituenti un medesimo manufatto realizzate separatamente;l’indagine sulla tecnica di assemblaggio di una scultura può fornire notizie su origine e autografia dell’opera per analogia con altre. L’operazione può ovviare, sia in senso reale che come ricostruzione critica ideale, allo smembramento di un polittico dovuto a eventi storici, commerciali, di gusto o vandalici.

Assottigliare pratica connessa al risanamento di supporti lignei o al trasferimento di dipinti su tavola e di affreschi su nuovi supporti; nel passato consisteva nel ridurre lo spessore del legno per eliminare gli strati degradati o nel consumare progressivamente i supporti fino a raggiungere il retro della pellicola pittorica.

Astrazione cromatica tecnica di integrazione pittorica delle lacune che mira ad alleggerirne l’invadenza ottica; si applica quando le dimensioni della mancanza non consentono di stabilire sul piano formale una continuità con la pittura superstite circostante. L’astrazione si esegue con stesure a tratteggio incrociato dei tre colori fondamentali (blu, giallo, rosso) con aggiunta del nero, o dei colori principali del dipinto. Lo scopo è creare una tessitura cromatica che si armonizzi con l’intonazione del resto della composizione.

Attribuire, attribuzione riferire un’opera d’arte ad un periodo storico, a una scuola o a un artista in base a una indagine che ne prende in considerazione gli aspetti formali, stilistici, iconografici,iconologici, tecnici e conservativi nella loro complessità.

Autenticità autografia di un’opera d’arte. Le operazioni di restauro di un manufatto artistico e l’impiego delle più moderne tecniche di indagine diagnostica di tipo fisico (tecniche multi e iper-spettrali, fluorescenza ultravioletta con lampade a raggi ultravioletti) spesso rivelano elementi tecnici e formali che ne attestano l’autenticità e consentono di distinguerlo da eventuali repliche, copie o falsi.

B

Bolla o sbollatura. Termine gergale impiegato per indicare il sollevamento della superficie pittorica in un dipinto con la formazione di un vuoto a forma semisferica.

Bonifica risanamento di superfici murarie o in stucco minate da forme di degrado tipiche, come le efflorescenze saline; ma anche bonifica di carta,legno, marmo ecc. da infestazioni fungine, da muffe o da attacchi di insetti xilofagi.

Brunire operazione di accuratissima spianatura e levigatura della superficie di foglia metallica applicata su una tavola dipinta frequente in epoca medievale e rinascimentale, che ha per effetto anche di scurire l’oro.

C

Caduta perdita o mancanza parziale di colore o di altro materiale costituente un manufatto artistico.

Calco impronta in negativo, o forma, generalmente di una scultura o di un rilievo, realizzata in gesso, cera o materiali sintetici (es. siliconi ) con un’operazione di ricalco destinata a trarne delle copie. 

Campione porzione rappresentativa di un insieme da analizzare del quale si vogliono determinare composizione o proprietà. Nella diagnostica artistica può essere porzione microscopica di un manufatto.

Campitura stesura uniforme di un colore all’interno di un campo definito da un contorno.

Compatibilità affinità chimico-fisica tra i materiali usati in un restauro e quelli originali dell’opera;nel caso di interventi su manufatti lapidei, per es., i primi non devono provocare danni di tipo meccanico (causati da reattività termica o coefficienti di dilatazione diversi), fisico (per differente permeabilità o porosità), chimico (per formazione di sali). È uno dei requisiti di cui tenere conto nella scelta dei materiali di restauro.

Conservazione atto responsabile che comprende l’insieme delle misure e degli interventi programmati e mirati a mantenere integra la condizione fisiologica contestuale dei materiali costituenti il manufatto artistico monitorandone il naturale declino.

Conservazione preventiva qualsiasi azione mirata a rallentare o prevenire il deterioramento o il danno ai beni culturali, tramite il controllo dell’ambiente dove essi si trovano, e/o tramite un trattamento alla loro struttura svolto per mantenere gli stessi beni in uno stato più stabile possibile.

Consolidamento operazione di ripristino della coesione e della stabilità di un materiale. Si compie in caso di perdita di coesione (decoesione) di un elemento o strato omogeneo componente la struttura di un’opera che provoca riduzione di consistenza, di elasticità e resistenza a sollecitazioni meccaniche. Consiste nell’impregnare la materia di sostanze consolidanti. Per i dipinti murali, su tavola e su tela, il consolidamento è attualmente la pratica più diffusa poiché mira a ridurre i casi di trasporto e a salvaguardare e conservare quanto più possibile l’opera in tutti i suoi componenti costitutivi originali.

Contrazione fenomeno di restringimento o riduzione di un supporto ligneo dovuto a variazioni termoigrometriche, o di un supporto metallico, ovvero di raggrinzimento di una superficie pittorica.

Contusione insieme di piccoli avvallamenti concavi che coprono estensivamente i supporti lignei e che possono esser dovuti anche ad abitudini devozionali. Da esse traspaiono la preparazione e la pellicola pittorica; sono comunque una testimonianza delle vicende storiche dei dipinti.

Craquelure lemma francese per crettatura, screpolatura di una superficie pittorica o lapidea dovuta a trazioni meccaniche indotte da fenomeni fisici o chimici. In base alle cause che le hanno originate, si distingue in pittura fra ‘craquelures’ da invecchiamento nobile, che documentano il passaggio nel tempo, o da essiccamento, dovute appunto a essiccamento non omogeneo del colore e quindi deturpanti. Fra le seconde si annoverano diverse tipologie: a chiocciola, a pelle di coccodrillo,a scodelline.

Cratere particolare morfologia di sollevamento dello strato pittorico di dipinti ad affresco, su tavola, su tela o forma di fenomeni corrosivi a danno dei materiali lapidei.

Creep fenomeno di degrado che riguarda i supporti in tela di grandi dimensioni che per effetto del loro stesso peso tendono ad allentarsi, formano ‘borse’ o imborsature e presentano il segno della parte superiore del telaio ove si esercita la pressione; in seguito a queste alterazioni il film pittorico si screpola e cade.

Crepa fessura o fenditura che si produce in un in-tonaco o in un manufatto lapideo.

Cresta sollevamento e rottura della pellicola cromatica che appare in vari punti di una superficie dipinta allorché è in atto un cedimento dell’adesione del film dalla preparazione sottostante. Nel caso dei dipinti su tavola le creste seguono la direzione delle fibre del legno dal cui movimento dipende la loro formazione.

Cretto termine in uso per indicare una micro frattura del film pittorico che può derivare da fenomeni di essiccamento del legante oleoso. In genere il cretto è più marcato in corrispondenza di colori scuri e bruni perché le terre sono tra i colori che assorbono più legante.

Crosta spesso strato di sporco depositato su un manufatto, dipinto e scolpito, ma anche per opere di cattiva qualità, oppure le copie e le repliche di capolavori

D

Danneggiare deteriorare, peggiorare le condizioni di un manufatto artistico con azioni dirette o inconseguenza di inadempienze, in modo riprovevole o decisamente condannabile sul piano etico. Si può danneggiare un’opera d’arte per incuria e mancanza di manutenzione, con un errato intervento di semplice pulitura oppure con un complesso restauro di recupero e integrazione, in base a motivazioni ideologiche o a scelte di gusto, per vandalismo, per mero disinteresse o ignoranza.

Decoesione è la perdita di coesione fra gli elementi che compongono la struttura di un manufatto, da cui deriva l’alterazione dei suoi caratteri originari.

Deformazione cambiamento nella forma del materiale senza perdita dell’integrità e senza interessare lo spessore. Si manifesta in lastre di pietra esposte alle variazioni termoigrometriche e alla radiazione solare; può risultare concava o convessa. Nell’ambito dei dipinti su tavola si rilevano deformazioni delle assi del supporto (svergolamento) dipendenti da fattori intrinseci,come la qualità del legno, ambientali e climatici. Per le tele si intendono fenomeni di allentamento, o tensionamento eccessivo.

Degrado alterazioni fisiche, chimiche o biologiche di un manufatto che ne peggiorano lo stato originario.

Deperibilità tendenza o suscettibilità a non conservarsi nel tempo. Sotto il profilo conservativo è caratteristica di molte opere d’arte moderne e contemporanee, spesso conseguente a precise scelte ideologiche dell’artista; è dovuta alla qualità scadente o volutamente ‘povera’ dei materiali utilizzati dall’autore, alla sua volontà sperimentalistica,al rifiuto o al mero disinteresse per le tecniche tradizionali.

Deperire in relazione alla conservazione di un manufatto artistico, si intende il progressivo venir meno della condizione originaria; a questo degrado,che può essere causato da fattori cronologici,storici, ambientali ecc., deve tentare di porre un freno prima un intervento di restauro mirato,quindi una periodica verifica delle condizioni dell’oggetto.

Deposito un accumulo superficiale di materiali estranei al materiale del substrato, spesso polvere, terriccio, aerosol salino,particolato atmosferico ecc. Di spessore variabile, ha generalmente scarsa coerenza e aderenza al substrato e, a seconda delle sostanze presenti nel deposito, può ingenerare un processo di alterazione dei componenti materici dell’opera.

De-restauro o derestauro. Intervento di rimozione di restauri precedenti, specie nel campo dei manufatti scultorei e architettonici. Più in generale allude a tutti gli interventi volti a eliminare gli effetti di alterazione, superfetazione, mimetizzazione e incongruità con l’originale dovuti a restauri eseguiti in passato. Il ricorso al de-restauro, sebbene giustificato in nome dell’originalità dell’opera,rischia di cancellare irreversibilmente testimonianze della storia conservativa dell’opera.

Descialbo operazione di rimozione dello scialbo,ossia dell’imbiancatura con idrato di calcio con la quale, in passato, era stata ricoperta una superficie murale dipinta o una scultura.

Diagnostica insieme di tecniche e di procedure manuali, strumentali e di laboratorio che consente la formulazione di un giudizio analitico in grado di definire un fenomeno o una patologia. I dati ricavabili devono essere interpretati alla luce dei dati contestuali di riferimento. In materia di beni culturali, la diagnostica è l’insieme delle tecniche di indagine attraverso le quali è possibile studiare la costituzione materica e la qualità tecnica di un materiale e definirne i comportamenti caratteristici.

Disinfestare liberare i materiali (legni, carta,tessuti, materiali lapidei ecc.) da infestazioni di organismi (quali insetti xilofagi, alghe, funghi ecc.) che possono trovare le condizioni ideali per insediarsi e prosperare.

Distacco soluzione di continuità tra strati superficiali del materiale, sia tra loro sia rispetto al substrato, che solitamente prelude alla caduta degli strati stessi, dovuta a cause naturali o accidentali.

Documentazione in relazione a un intervento di restauro su un manufatto di interesse artistico,la documentazione è costituita dall’insieme dei risultati di ricerche storiche, di analisi scientifiche e di prove tecniche compiute sull’oggetto prima di sottoporlo all’intervento, cui si vanno poi ad aggiungere la descrizione del metodo di lavoro seguito e delle sostanze impiegate, il materiale fotografico che attesta lo stato del manufatto prima, durante e al termine dell’operazione e una riflessione sul risultato ottenuto sul piano formale e funzionale. Queste informazioni sono la testimonianza di una fase della storia conservativa di un’opera e del gusto dell’epoca in cui l’intervento è stato eseguito.

E

Equilibrio cromatico si intende l’armonica calibratura tonale o dei valori cromatici di un dipinto che, nell’ambito di un restauro, può essere recuperata tramite un’accorta operazione di pulitura che valuti correttamente e rispetti le naturali alterazioni e la patina della superficie pittorica.

F

Falso in ambito artistico il falso è un’opera prodotta imitando lo stile di un dato artista, o riproducendone un lavoro, che si vuol far passare per autografa in modo fraudolento e a fini commerciali. La produzione di falsi ha storia molto antica che si lega all’evoluzione del gusto, al persistere di determinate iconografie, alla riproposizione di tecniche non più in uso e alle esigenze del mercato antiquario.

Fenditura frattura longitudinale che si produce nel supporto di un dipinto; ha origine da una cattiva stagionatura del legno, ma può essere anche conseguenza del distacco delle assi che lo costituiscono. Come forma di assestamento del legno può apparire accettabile ed essere trattata con una integrazione a campitura. Le fenditure interessano anche le sculture lignee, lapidee e in stucco e gli intonaci in fase di assestamento.

Fermatura intervento localizzato inteso a ovviare nel caso di dipinti su tela o tavola, a un fenomeno di perdita di adesione del colore che si sia separato dalla preparazione; il ripristino avviene con l’iniezione di un adesivo nel punto critico.

Fessura o fessurazione; piccola spaccatura che si forma su superfici lapidee, lignee ecc.; può essere conseguente a movimenti di assestamento dei materiali, o dovuta all’esposizione dei manufatti in ambiente esterno, ovvero alla mancanza di manutenzione; le fessure danno l’avvio a ulteriori e più vasti fenomeni di degrado con alterazioni fisiche (vere e proprie fratture), chimiche e biologiche (per infestazione di microflora).

Film pittorico sinonimo in uso per pellicola pittorica costituito da stesure di colori che si sovrappongono e aderiscono alla preparazione.Il lemma film è usato anche nell’ambito della tecnica pittorica, per indicare lo strato protettivo finale, e nel campo del restauro come stesura finale di sostanze protettive.

Finitura operazione conclusiva nella realizzazione di un manufatto artistico che può essere costituita, a seconda dei materiali, dalla verniciatura o dalla stesura di sostanze protettive (cere, resine ecc.), dalla politura, levigatura, lucidatura ecc.

Fissaggio lemma in uso nell’Ottocento nel contesto del trasporto di dipinti su tela e della loro riapplicazione su un nuovo supporto. Oggi si intende un intervento di fermatura e riadesione di piccoli distacchi di pellicola pittorica attuato per mezzo di adesivi. 

Foderatura o rintelatura; è un intervento che avviene quando il supporto cellulosico tessile è fortemente degradato chimicamente, non tenace e che in un futuro prossimo non potrebbe più essere in grado di sorreggere lo strato preparatorio e quello pittorico se sottoposto a tensione. Così alla tela originale viene applicato, mediante un adesivo consono, una tessuto di rinforzo.

Foro di sfarfallamento piccoli fori che rappresentano l’uscita delle gallerie scavate nel legno dalle larve di insetti xilofagi che, completato il loro ciclo biologico, escono fuori (sfarfallano) in forma di insetto adulto.

I

Imbarcamento detto anche imbarcatura, è una tipica deformazione delle tavole di legno dovuta ad anisotropia, irregolarità della fibratura, variazioni di umidità. Questo rigonfiamento provoca irregolarità, fessurazioni e ondulazioni della superficie lignea, oltre a frequenti dissesti e sollevamenti nell’impannatura, nella preparazione e nel colore soprastanti.

Imbianchimento opacizzazione della pellicola pittorica (intesa come insieme di strati pittorici eleganti), causata dall’umidità e dalle sue conseguenze, o dall’alterazione delle vernici. L’‘imbianchimento’ inteso come impoverimento del colore si verifica spesso dopo una pulitura (lisciviazione, saponificazione). I solventi provocano la formazione di micro discontinuità nella pellicola pittorica, alterando l’indice di rifrazione del sistema pigmento-legante-vernice e determinando diffusione della luce ed effetto di opalescenza. Queste alterazioni possono essere eliminate per ‘imbibizione’ o verniciatura.

Imbibizione nel trattamento conservativo dei manufatti artistici, intervento di fermatura e consolidamento che consiste nel far penetrare sostanze consolidanti in un manufatto che presenti fenomeni di decoesione; nel caso di opere lapidee su cui si siano prodotte fessurazioni o erosioni

Imbrunire termine usato per le alterazioni cromatiche cui sono soggette le vernici. Nessuna vernice è in assoluto trasparente per quanto perla finitura di un dipinto si possano usare vernici colorate. Quelle più usate, a base di olio di lino odi ambra, tendono comunque ad ingiallire fino ad acquistare un tono così caldo da essere piuttosto simile a un bruno. 

Imitazione manufatto realizzato secondo un criterio di somiglianza rispetto all’originale; può avere o meno l’intenzione del falso. Il lemma si impiega anche per indicare oggetti che non abbiano avuto una patinatura adeguata, come un marmo non trattato, o che siano stati puliti a fondo: si dice che sembrano delle imitazioni perché hanno una superficie troppo regolare, senza tracce di invecchiamento.

Impacco metodo usato per l’applicazione di fluidi su superfici confinate e per intervenire in opere di risanamento di superfici dipinte, lapidee o di altri materiali. Il supportante viene imbevuto di solvente e applicato sulla superficie da pulire direttamente o sopra un foglio di carta giapponese, che ne rende più agevole la rimozione; è importante che esso sia capace di rilasciare le soluzioni con estrema gradualità. L’impacco può essere adattato alla forma della zona dove si deve intervenire e applicato per il periodo voluto.

Imprimitura strato superficiale e di finitura della preparazione di un supporto pittorico, quando questa sia costituita da più stesure, generalmente colorata, liscia e uniforme; nel XIX secolo Giovanni Secco Suardo individuò la componente oleosa come elemento caratterizzante la mestica rispetto all’imprimitura.

Incollaggio nell’ambito del restauro, metodo impiegato per ottenere, per esempio, la riadesione di una superficie policroma trasportata su di un nuovo supporto. Il termine allude anche all’insieme delle tecniche usate in antico per far aderire una superficie cromatica sul supporto originale, ovvero su quello nuovo, nel caso fosse stato eseguito un trasporto o uno strappo. Nel restauro del vetro e della ceramica, l’incollaggio è la tecnica di ricostruzione dell’assetto dei frammenti. Consiste nel far collimare e aderire i bordi di frattura. Va eseguito con adesivi che abbiano le seguenti caratteristiche:presa, reversibilità, resistenza all’invecchiamento, ripulsa agli attacchi microbiologici, trasparenza,inerzia chimica, minimo spessore, elasticità, applicazione a freddo, minimo ritiro, solidità meccanica.L’incollaggio viene applicato, con criteri analoghi,nella ricostruzione di altri materiali.

Incrostazione deposito stratiforme di una certa estensione, compatto e generalmente molto aderente al substrato.

Infestazione parassitazione o esteso attacco di un manufatto artistico da parte di organismi vegetali (muffe, funghi, alghe, licheni) e animali (insetti xilofagi, tarme) che si stabiliscono in loco provocando indebolimenti strutturali nei supporti e alterazioni sulle pellicole pittoriche o plastiche.

Ingiallimento alterazione cromatica di sostanze superficiali indotta da trasformazioni chimiche. Nella pittura interessa principalmente le vernici dove l’invecchiamento provoca foto ossidazioni che danno una tonalità gialla; questa influenza anche in maniera molto pesante il bilanciamento cromatico dell’insieme. In molti casi, sia per la manifattura che per il restauro, sono state usate vernici parzialmente colorate, con tonalità giallo-ambra, proprio per amalgamare il timbro del colore.

Ingrigimento forma di degrado superficiale che produce l’abbassamento della saturazione dei colori. Generalmente è prodotto da particolato atmosferico depositato e inglobato sulle superfici.

Integrazione rifacimento di una lacuna; il lemma viene impiegato per ogni tipo di manufatto artistico e quindi l’integrazione viene eseguita nel materiale ritenuto pertinente. In antico il termine integrare era quasi un sinonimo di restaurare o, addirittura,di rifare ex novo; oggi le integrazioni vengono eseguite con criteri diversi, selezionati in base alla grandezza e alla quantità delle lacune, nonché alla tipologia e alle caratteristiche dell’opera danneggiata. In genere prevale il principio della reversibilità. Nella prassi del restauro pittorico contemporaneo, l’integrazione ha lo scopo di ricreare l’unità di immagine alterata o perduta. Ove possibile, tende a ricostruire su basi rigorosamente filologiche il tessuto figurativo o ornamentale mancante al fine di restituire leggibilità e comprensione all’opera; sul piano dell’esecuzione è sempre distinguibile dall’originale per tecnica (selezione o astrazione cromatica, rigatino) e materiali impiegati. Nel XIX secolo l’integrazione,imposta da considerazioni estetico-ideologiche e,in ambito amatoriale, da moventi commerciali, era volta a ricostruire le lacune in maniera mimetica. Da un punto di vista conservativo l’integrazione può avere anche una funzione stabilizzante.

Integrità caratteristica di un manufatto artistico che abbia conservato quasi completamente i materiali con i quali è stato realizzato.

Intelaggio lemma usato in alternativa a intelatura per intendere l’applicazione del supporto di sicurezza transitorio su cui si faceva aderire la superficie cromatica di un affresco o di un dipinto, nella fase preliminare al trasporto dal supporto originario.

Intonazione operazione tesa a conferire omogeneità a una stesura cromatica considerata nella sua complessa stratificazione (preparazione, imprimitura, stesure pittoriche, velature, vernici).Le vicende conservative dei dipinti provocano spesso la perdita di queste associazioni tonali,che possono essere parzialmente recuperate attraverso puliture prudenti e con l’uso di solventi mirati e selezionati in relazione alle caratteristiche chimiche dei materiali impiegati in origine.

Invecchiamento alterazione naturale delle caratteristiche e delle proprietà dei materiali di cui è costituito un manufatto artistico, dovuta al passaggio del tempo, accelerato dall’azione degli agenti esogeni, nel caso si tratti di oggetti collocati all’aperto, o da interventi di restauro. Nel restauro storico era frequente l’invecchiamento artificiale di opere, per esempio spatinate da puliture grossolane o non corrispondenti al gusto dell’epoca.

Irreversibile termine con il quale si intende l’impossibilità di cancellare un intervento di restauro e gli effetti secondari, indesiderati, imprevisti o imprevedibili che possono conseguirne. Nell’ambito del restauro contemporaneo, particolarmente attento a questo aspetto, l’irreversibilità dipende dai materiali e dalle sostanze chimiche impiegate.In passato, adattamenti dell’iconografia e del formato dei dipinti, ridipinture e operazioni di pulitura troppo energica delle superfici che cancellavano patine e vernici, erano spesso interventi irreversibili.

L

Lacerazione o strappo. Termine che si riferisce alla rottura di un supporto pittorico tessile dove i margini della lesione risultano sfilacciati, ma ancora ricongiungibili.

Lacuna discontinuità profilata riconoscibile in una tessitura materica altrimenti strutturalmente e formalmente continua. Nel campo, quanto mai sfaccettato, delle opere d’arte, il termine evoca una mancanza, un vuoto o una perdita delle superfici pittoriche (pitture murali, dipinti su tela e tavola, materiale cartaceo), del colore e del volume (scultura lapidea, metalli, scultura lignea,materiali ceramici) e in manufatti complessi come commessi, mosaici, arazzi, tessili, oreficerie.

M

Mancanza termine generico per indicare la perdita o caduta di parti di un manufatto, non descrivibile con altre voci del lessico delle forme del degrado.

Manutenzione complesso di operazioni destinate ad assecondare le capacità di durata intrinseche a un manufatto artistico e intese a evitare interventi stressanti. È una forma di attenzione conservativa costante che tiene conto anche dell’ambiente nel quale l’oggetto è collocato. Comprende puliture periodiche (anche semplici spolverature, o passaggi di cera nel caso dell’ebanisteria, disinfestazioni da piante e organismi vegetali nei siti archeologici),verniciature, anche ridipinture leggere soprattutto nel caso delle tempere antiche e delle sculture lignee policrome.

Mappatura termine in uso nel campo diagnostico per indicare la localizzazione spaziale, sulla superficie analizzata, di un analìta o di un elemento di studio (parametro fisico, chimico, biologico ecc. misurato, stimato o osservato; forma di degrado; materiale costruttivo o di restauro; so-stanza o elemento chimico rilevato; ecc.), da cui si ricava un’idea immediata della distribuzione e concentrazione. 

Monitoraggio attività di controllo nel tempo dello stato di conservazione e delle proprietà materiche, morfologiche, estetiche e strutturali di manufatti artistici e architettonici e delle eventuali modificazioni occorse in un dato intervallo temporale, mediante l’impiego di strumentazioni singole o sistemi e reti costituite da più strumentazioni, anche di tipo diverso.

N

Neutro termine con cui si indica un tipo di integrazione delle lacune, che vengono ricoperte di un solo colore, e non prevede alcuna ricostruzione del tessuto figurativo originale.

O

Opacizzazione perdita di trasparenza e di lucentezza delle superfici cromatiche o di quelle di materiali levigati e lucidati a causa delle vicende conservative subite.

Originale condizione di opera dell’autore che significa unica, con i suoi aspetti materici e la sua storia fisica. In quanto tale si distingue dalla replica, dalla copia e dalla versione. Lo stato originale dovrebbe essere conservato, per quanto possibile, anche nella circostanza del restauro e nel corso delle indagini diagnostiche ad esso preliminari

Parchettatura graticcio di sbarre di legno a incastro scorrevole o a molle orientate secondo la venatura del legno, applicato sul retro di una tavola; è destinato ad assecondarne i movimenti, mantenendola in piano e evitandone la deformazione.

Patina insieme dei processi di adattamento della superficie di un manufatto nei confronti dell’ambiente, implicante l’invecchiamento dei materiali organici e inorganici di cui è costituita l’opera. 

Pellicola pittorica o film pittorico. Stesura del colore applicata su un supporto pittorico opportunamente preparato (o più raramente direttamente su di esso); è composta da pigmenti dispersi in un legante.

Pentimento variante di stesura individuabile nell’originale (e che aiuta a distinguerlo dalla replica), talvolta visibile anche a occhio nudo per aumentata trasparenza degli strati di colore. Può essere rivelato anche a seguito di puliture e, naturalmente, attraverso indagini diagnostiche. Da non confondere con le varianti eseguite nel corso della stesura pittorica, spesso riconoscibili solo attraverso riflettografia e indagini multispettrali.

Planarità condizione di origine di un supporto che può essere modificata da deformazioni dovute a stress meccanici: la tendenza, in passato, è stata quella di riportare in piano i supporti dei dipinti mobili; attualmente la si ricerca solo nei casi in cui sia indispensabile alla corretta percezione dell’immagine, altrimenti ci si limita a una riduzione delle deformazioni.

Preparazione stesura utilizzata con lo scopo di uniformare il supporto e per assorbirne i movimenti; ha funzione protettiva ed estetica. La preparazione può bloccare o assecondare il movimento del supporto; deve proteggere il colore dall’umidità derivante dal muro, da sostanze pericolose come resine, tannini e sali di rame, dagli insetti, dagli acidi dell’olio e dai diluenti dell’olio.

Protettivo sostanza filmogena stesa in forma fluida sulla superficie di un manufatto; ha il compito di preservarne la parte superficiale dal contatto con l’ambiente. A differenza delle vernici (aventi comunque una funzione anche protettiva) che migliorano le caratteristiche ottiche, i protettivi devono risultare quasi invisibili e non produrre aumenti sensibili del contrasto cromatico. Non devono saturare i colori né avere effetti riflettenti.

Pulitura intervento di carattere estetico e conservativo che consiste nel rimuovere da qualsiasi tipologia di oggetto i depositi di superficie, le eventuali vernici opacizzate e ingiallite, recuperando valori di maggiore leggibilità. Gli interventi di pulitura devono agire selettivamente sulle sostanze da rimuovere, senza intaccare il substrato e i materiali originali.

Pulitura, tassello di prove di pulitura propedeutiche all’intervento di restauro eseguite per sperimentare i solventi più adatti e la loro reattività sulla stratigrafia dei film pittorici e delle policromie, nelle zone più neutre dell’opera (cieli, fondi di paesaggio non figurati ecc.), su superfici scultoree e architettoniche. Tale operazione risponde al concetto che la pulitura deve essere programmata ed eseguita sulla base di indagini diagnostiche,valutazioni critiche e di buon senso. 

R

Recto parte anteriore.

Recupero normalmente usato in alternativa al lemma restauro, può essere inteso come recupero estetico o filologico delle componenti materiche di un manufatto. Si usa anche nel senso della riacquisizione di dettagli che sono altrimenti coperti dalle stratificazioni depositate sulle opere, per esempio il recupero di una campitura, per quanto essa riacquisti significato solo se anche quelle adiacenti ritrovano una vivacità cromatica analoga (recupero cromatico).

Reimpiego o riuso. Termine che indica la riutilizzazione di oggetti, materiali edilizi e artistici, opere d’arte, ambienti e strutture architettoniche,spesso con destinazione d’uso diversa da quelle originali. Può provocare decontestualizzazione o snaturamento di un manufatto.

Replica riproduzione di un manufatto eseguita dallo stesso autore. Non va mai confusa con l’originale.

Reversibilità principio secondo il quale l’oggetto può essere riportato allo stato precedente l’intervento di restauro. Anche requisito necessario a un prodotto, specialmente nel caso di materiali sintetici, per essere utilizzato nel campo del restauro. Operazioni, come la pulitura,alcuni tipi di consolidamento e la sverniciatura, non sono reversibili. Va quindi considerata come un principio etico di orientamento.

Riadesione intervento conservativo applicato su superfici cromatiche decoese, come le tempere. La riadesione si può ottenere con tipologie di intervento diverse.

Riconoscibilità requisito indispensabile di qualsiasi intervento di restauro, in accordo al concetto tipico del restauro contemporaneo che ogni intervento (ritocco pittorico, reintegrazione, ecc.) debba poter essere distinguibile dall’originale a una visione ravvicinata dell’osservatore. Tale principio si contrappone al restauro imitativo, anche detto competitivo o mimetico.

Ridipintura dal XII secolo metodo di restauro corrente dei dipinti, poi sostituito da interventi di minore estensione ma comunque tesi a camuffare lacune, modificare iconograficamente il soggetto,nascondere forme di degrado. Era impiegata dai restauratori attivi sul mercato antiquario per ‘migliorare’ la qualità di un dipinto. La ridipintura va distinta dall’integrazione delle lacune perché è un intervento eseguito su una superficie cromatica preesistente e non va confusa con il rifacimento autografo. In genere si ritiene che le ridipinture debbano essere rimosse, anche se occorre sempre tener presente il rapporto fra la storia conservativa dell’oggetto nel suo insieme e il valore storico ed estetico della ridipintura in confronto all’originale.

Rimozione asportazione di uno o più strati di deposito, ridipinture, verniciature che interessano un manufatto artistico. Può essere eseguita in maniera meccanica, avvalendosi di mezzi chimici, o associando diverse metodologie.

Rintelatura intervento di foderatura di un supporto tessile sul quale viene applicata una seconda tela,detto anche intelaggio o foderatura.

Ripensamento variante rispetto all’impostazione iniziale della sintassi di un dipinto, eseguita dal maestro nel corso del lavoro. In opere di grande dimensione i ripensamenti possono essere anche numerosi, ma non devono essere confusi con i pentimenti, perché corrispondono a una forma di elaborazione ‘in progress’.

Riproduzione replica di un manufatto eseguita intenzionalmente per poter trasferire l’originale in una sede più idonea alla sua conservazione.

Risanamento intervento di restauro di un supporto ligneo che prevede la sostituzione delle parti degradate con integrazioni. Il lemma è usato anche in senso più generale ad indicare interventi diretti sul manufatto artistico volti all’eliminazione di fenomenologie di degrado che ne pregiudicano la conservazione.

Ritoccare intervento pittorico destinato all’integrazione di una lacuna o al miglioramento delle condizioni estetiche di un dipinto.

Sbiancamento opacizzazione della policromia o della superficie di un manufatto, dovuta a cause diverse legate alla tipologia dei materiali, alla loro collocazione, a fattori ambientali. 

S

Screpolatura termine ancora in uso per indicare il tipo di degrado del film pittorico che si deve aduno stiramento del supporto o alla mancanza di coesione con la preparazione sottostante.

Selezione cromatica principio di intervento sulle lacune che tende ad evitare sia l’imitazione che la competizione, basato sull’astrazione del segno e sull’uso dei colori fondamentali. Consiste nel colmare le perdite usando un tratteggio divi-sionistico che si fonda sull’impiego del giallo, del rosso e del verde. Il ‘ductus’ della pennellata consente di individuare le zone integrate rispettando il principio della riconoscibilità ed esalta la materia originale intatta.

Sollevamento rigonfiamento della pellicola pittorica particolarmente pronunciato; frequente sui dipinti su tavola per sollecitazioni derivanti dai movimenti del supporto (igroscopicità).

Spulito nel gergo e nella letteratura sul restauro il termine allude a un dipinto pulito in profondità con conseguente asportazione delle velature e della patina.

Stato di conservazione indica il complesso delle condizioni dei materiali originali di un manufatto artistico in un preciso momento cronologico e in una determinata collocazione ambientale e microclimatica. Include anche la valutazione dello stato fisiologico o patologico degli eventuali materiali sovrapposti all’oggetto nel corso della sua vicenda conservativa. Esso va valutato, descritto e analizzato prima di procedere a qualsiasi forma di intervento conservativo o di restauro. Si contrappone allo ‘stato di degrado’, suo complementare.

Stuccatura procedimento di livellamento di superfici contigue, normalmente eseguita sugli affreschi con malte pozzolaniche, gesso o cemento. I materiali impiegati devono poter essere reversibilie facilmente rimuovibili.

Supporto ogni tipo di superficie destinata ad accogliere un rivestimento policromo. I principali supporti per la pittura sono il muro, la tavola, la tela, la pergamena, la carta, cui vanno aggiunti quelli lapidei e metallici, vetro e ceramica, quelli sintetici e, per l’arte contemporanea, i supporti virtuali.

Sverniciatura intervento di rimozione della vernice da un manufatto. 

T

Tamponare intervento provvisorio mirato a fermare una forma di degrado in atto, in attesa di un intervento conservativo appropriato.

Tensionamento intervento di trazione della tela sul telaio necessario in seguito a un fenomeno di allentamento; se eccessivo può provocare la deformazione permanente del dipinto, evidente nella formazione dei segni delle barre e degli spigoli del telaio. Ne conseguono la crettatura del colore e la sua caduta in frammenti.

V

Valutazione determinazione del valore commerciale di un manufatto artistico, ma anche del suo stato di degrado e delle relative cause, propedeutica a un intervento conservativo o di restauro.

Velatura Strato di colore oleoso diluito che si lega con quello pittorico asciugando rapidamente e formando con questo un insieme unico, che in genere contrasta con la vernice di finitura per la diversa consistenza materica. Le velature possono essere applicate anche sotto forma di resine, in pratica usando delle vernici colorate, e in questo caso hanno lo stesso grado di solubilità della vernice finale.

Velinatura sistema di protezione temporaneo delle superfici cromatiche sofferenti che devono essere sottoposte a una foderatura, a un intervento di consolidamento, a una movimentazione o a un ricovero.

Viraggio alterazione del colore, più propria mente del tono.

Fonte: Dizionario del restauro. Tecniche Diagnostica Conservazione a cura di Cristina Giannini Nardini Editore